Tornare a sentire quel profumo, quel sapore, che ci riporta indietro nel tempo e che ci fa sentire a casa ovunque noi siamo.

mercoledì 26 marzo 2014

Semla, o semlor, panini svedesi dolci, soffici e profumati

semla panini svedesi dolci-ingrediente perduto

Questi dolcetti non li conoscevo proprio, ed è per questo che mi piace sempre più partecipare ad iniziative come quella di Bake the World.

Si chiamano Semla o Semlor a seconda della regione di provenienza, sono dei panini dolci svedesi che in origine venivano preparati per il martedì grasso, ma sono così buoni che ormai vengono fatti durante tutto l'anno.
Si taglia la calotta e si scavano un po, poi vanno riempiti con una pasta di mandorle  e sopra un bel ciuffo di panna montata.
Ho visitato diversi siti che vi metto qui in modo da potervi fare una bella passeggiata virtuale tra i blog spagnoli:

Ma avevo bisogno di trovare una ricetta con farine in uso in Italia e quando si tratta di lievitati io mi affido sempre a lui, Adriano Continisio ed al suo splendido blog Profumo di lievito.
Quindi per questa ricetta ho fatto riferimento ai Piccoli pani dolci alla vaniglia di Adriano, cambiando la vaniglia con il cardamomo, caratteristico dei semla e poi per un mio errore di trascrizione ho aggiunto più farina del dovuto, però il risultato è stato eccezionale e a questo punto  non oso immaginare cosa venga fuori con la ricetta originale.


Ecco la mia ricetta "sbagliata" ma dal risultato strepitoso.

Si tratta di una preparazione che parte da un poolish e poi completa la sua maturazione in frigo, ottenendo così una leggerezza ed un gusto unici.

Ingredienti per i panini dolci (circa 20 del peso di 60 g)
  • 600 g di farina Manitoba
  • 250 g di latte intero
  • 4 tuorli
  • 120 g di burro
  • 110 g di zucchero
  • 6 g di lievito birra fresco
  • 8 g di sale
  • 1/2 cucchiaino di cardamomo macinato
Per quando riguarda la pasta di mandorle ho seguito la ricetta di Antonella, anche lei ha fatto i semla qui trovate il suo blog.

Ingredienti per la pasta di mandorle:
  • 50 g di farina di mandorle
  • 50 g di zucchero a velo
  • 3 cucchiai di acqua
  • un po della mollica del panino che vi risulterà quando lo scaverete per riempirlo con la pasta.
E per finire  300 ml di panna fresca da montare.
Preparazione dei panini dolci:

  • La sera:
riscaldiamo un po il burro e mettiamoci il cardamomo macinato.
Scaldiamo leggermente il latte ,ci sciogliamo il lievito e aggiungiamo 120 g di farina, presa dal totale, mescoliamo bene e trasferiamo in frigo sino alla mattina successiva.

Il mattino successivo:
tiriamo fuori dal frigo il prefermento, lo lasciamo a temperatura ambiente finché non vediamo riprendere la fermentazione, a questo punto mettiamo in planetaria con la foglia, uniamo un tuorlo, circa 2 cucchiai di zucchero e tanta farina per ottenere un impasto legato ma non asciutto.
Continuiamo ad aggiungere un tuorlo alla volta accompagnato da zucchero e farina, con l'ultimo tuorlo uniamo il sale.
Con l'impasto legato uniamo il burro morbido a piccoli fiocchetti e se necessario ribaltiamo l'impasto.
Finito di mettere il burro mettiamo il gancio e lasciamo lavorare sino ad avere un impasto liscio ed omogeneo.
Trasferiamo in una ciotola, copriamo con pellicola e lasciamo a temperatura ambiente per 30' poi trasferiamo in frigo; possiamo far sostare per 6 ore oppure sino al giorno dopo ma in questo caso dobbiamo mettere la ciotola nella parte più fredda del frigo.
O ancora, se non vogliamo fare la maturazione in frigo, andiamo direttamente alla fase avvolgiamo a palla.....*
Trascorso il tempo prestabilito tiriamo fuori l'impasto e lasciamolo a temperatura ambiente per 1 ora, poi *avvolgiamo a palla e lasciamo riposare per ancora 20'.
Poi facciamo le pezzatura, io ho fatto delle porzioni di circa 60 g, facciamo rilassare l'impasto per 15' e poi formiamo come più vi piace.
In questo caso a me servivano delle palline ma potete fare le forme che volete.


Una volta formate mettiamo su una teglia con carta forno e spennelliamo con albume e copriamo con pellicola possibilmente non a contatto e lasciamo lievitare.
Io ho scaldato un pentolino pieno d'acqua e poi l'ho messo nel forno spento con le teglie creando una camera di lievitazione.
Al raddoppio spennelliamo ancora la superficie con l'albume ma delicatamente , spolveriamo con zucchero a velo.

Cottura:
 180° per circa 10 minuti, ma molto dipenderà dalla pezzatura che avrete fatto.

Per la pasta di mandorle si tratta di mescolare bene tutti gli ingredienti insieme: farina di mandorle, zucchero a velo acqua e un po di mollica del panino che vi ritrovate dopo averlo scavato.



Ricoprite con un bel ciuffo di panna montata e la calotta.


Questo pane fa' parte della raccolta di Panissimo, ideata da Barbara e Sandra, ospitato da Patty nel mese di marzo





giovedì 13 marzo 2014

Budino di latticello con kumquat e noce moscata

Budino latticello e noce moscata-ingrediente perduto

Ed ecco un'altra ricetta  dalla trasmissione "I maghi delle spezie", questa volta voliamo ai Caraibi e precisamente a Grenada nel meraviglioso mondo della noce moscata.

Se con il precedente post sulla noce moscata vi avevo incuriosito.....ora vi metto la ricetta dolce

Budino di latticello con noce moscata e frutta

Ingredienti per 6-8 persone, molto dipenderà dalla capacità dei bicchierini o ciotoline che utilizzerete.
  • 250g di panna fresca
  • 50 g di zucchero semolato
  • 350 g di latticello
  • 6 g di gelatina in fogli
  • frutta di stagione qui potete sbizarrirvi
  • noce moscata
  • miele
  •  una noce di burro
Preparazione:
mettete la gelatina in acqua fredda.
Scaldate in un pentolino, portandola quasi a bollore, 125 g di panna con lo zucchero, fuori dal fuoco unite la gelatina ammollata e ben strizzata e mescolate sino a farla sciogliere completamente, unite il resto della panna fredda e il latticello.
Trasferite il budino nei contenitori e mettelo in frigo per almeno 4 ore.

Prepariamo la frutta:
in una padella calda mettiamo una noce di burro e poi la frutta che abbiamo scelto tagliata a fettine: potete mettere quello che più vi piace io ho usato il kumquat, ma potrebbe essere una pera, mela o in estate lamponi, pesche...fate rosolare leggermente la frutta spolverate con abbondante noce moscata e aggiungete un cucchiaio di miele, lasciate amalgamare gli ingredienti e spegnete il fuoco.
Prima di servire grattugiate sulla superficie del budino la noce moscata, poi disponete la frutta con il suo intingolo.
E' incredibile l'aroma che sprigiona la noce moscata nella frutta, non pensavo!!!

mercoledì 12 marzo 2014

La noce moscata... la dama nella barca con la veste rossa

Questa volta prima di darvi una ricetta voglio dedicare il post esclusivamente ad un ingrediente:

la noce moscata "Myristica fragrans"



Quella piccola noce profumata, con la sua grattugina che tutti abbiamo tra i barattolini delle spezie, la usiamo per aromatizzare una purea di patate, io anche nella besciamella, ma mai e poi mai avrei pensato di usarla in un dolce.

Ma ora vi voglio raccontare qualche curiosità....

nel diciasettesimo secolo la noce moscata era considerata una preziosa spezia, tanto che olandesi e inglesi fecero due sanguinose guerre per appropiarsene il commercio; gli inglesi sono costretti a cedere agli olandesi le isole dell'indonesia da cui questa spezia proviene; ma astutamente portano alcuni semi a Grenada, isola caraibica, con le stesse caratteristiche climatiche delle isole indonesiane. A Grenada la noce moscata arriva nel 1843 e rapidamente diventa una preziosa fonte di reddito, tanto importante da essere presente sulla bandiera


Significativo questo indovinello
"per trovare la noce moscata cercate la dama nella barca con la veste rossa"
Foto presa dalla rete
Questo è il frutto,

assomiglia ad una pera, gli alberi sono molto alti, e iniziano a produrre a 15 anni.
La raccolta avviene da gennaio a marzo e da giugno ad agosto, un albero può produrre 10000 frutti all'anno.







Quando il frutto è maturo si apre ed ecco la dama in barca con la veste rossa


foto presa dalla rete

La sottana rossa è il macis, anch'esso una spezia, ha la funzione di proteggere il gheriglio del seme e fornisce gli elementi nutritivi per ispessire il guscio.


Il macis viene separato dalla noce e fatto essiccare, ha un sapore meno pronunciato rispetto alla noce e viene utilizzato nell'industria cosmetica, per fare rossetti ecc ecc.

Una volta tolto il macis, la noce va fatta essiccare, un particolare interessante: una noce nel suo guscio coriaceo si mantiene per 10 anni, senza guscio per 3.



Per essere messa in vendita i gusci vanno rimossi, una macchina li rompe e poi vengono sgusciate a mano, solo a questo punto si può valutare la qualità della spezia, vengono eliminate le noci rotte, danneggiate da parassiti e quelle di colore opaco indice di un basso contenuto di olii essenziali, gli scarti vengono utilizzati nell'industria cosmetica.


Il "guscio" o pericarpo, la parte morbida che riveste la noce e che quando è matura si apre, è molto dolce e viene utilizzato per fare sciroppi e confetture.

E fra poco arriva la ricetta......

*Voglio precisare che le foto presenti in questo post sono prese dal Web perchè purtroppo non ho avuto la possibilità di scattarle personalmente.

sabato 8 marzo 2014

Biscotti d'avena, cioccolato bianco e lamponi essiccati per " Unlamponelcuore"





Con questa iniziativa, i food blogger che aderiscono a "unlamponelcuore" intendono far conoscere il progetto "lamponi di pace"  della Cooperativa Agricola Insieme (http://coop-insieme.com/), nata nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi. Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto, mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell'antica coltura dei lamponi e sull'organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull'aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. A distanza di oltre dieci anni dall'inaugurazione del progetto, il sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola "ritorno" nella scelta del "restare". 









Non sono una grande amante dell'8 marzo o Festa della donna, perchè non amo l'aspetto consumistico di questa ricorrenza; ma rispetto il pensiero per cui è stata istituita, e cioè per ricordare le conquiste che nel corso degli anni le donne hanno ottenuto, sia in campo politico che in quello sociale, e per sostenere quelle realtà, purtroppo ancora attuali, in cui le donne vengono discriminate e sottomesse a violenze.
E' per questo motivo che ho deciso di partecipare  all' iniziativa "Unlamponelcuore", e un grazie particolare va ad Annamaria Pellegrino che con il suo post ha dato l'ispirazione a questo progetto.



Il mio lamponeto questa estate mi ha regalato tantissimi preziosi frutti, li ho fatti sciroppati, c'ho fatto la confettura e poi lo sciroppo e infine essiccati.
Ancora non avevo avuto l'occasione per utilizzarli, forse, senza saperlo, stavo aspettando questa occasione, naturalmente il mio è un piccolo contributo, ma tante gocce insieme fanno il mare.

Qui trovate anche la pagina fb e utili info riguardo i prodotti della cooperativa.

Ho pensato di utilizzare in questa ricetta la farina d'avena in purezza, l'avevo già provata nei Panini sfiziosi   e nel Plum cake con bacche di goji e mi era piaciuto molto il gusto rustico e profumato che aveva conferito alle preparazioni.

In fondo al post troverete anche delle utili informazioni sulla farina d'avena.
 
Dosi per 40 biscotti
  • 200 g farina avena
  • la punta di un  cucchiaino di bicarbonato
  • 1 bustina di lievito chimico
  • 120g di burro freddo a dadini
  • 70 g di zucchero semolato
  •  70g di zucchero di canna
  • 2 uova intere
  • 60 g di gocce di cioccolato bianco o spezzettato
  • 40 g di lamponi essiccati
  • pizzico di sale
Preparazione:
Mescoliamo in una ciotola farina, bicarbonato e lievito, poi  unite il burro ridotto a pezzettini, il sale e lavorate velocemente sino ad ottenere un impasto sbricioloso.
A questo punto aggiungete anche gli zuccheri, mescolate bene e incorporate  le uova una alla volta.
Alla fine mettiamo il cioccolato  e i lamponi
Formate una palla coprite con pellicola e mettete in frigo a riposare per almeno 1 ora.
Ora facciamo i biscotti, formiamo delle palline di 15 g circa e  poi schiacciamole, trasferiteli in una teglia con carta forno.

Cottura a 170° per 15-20 minuti.


Due notizie sull'avena: reperite in rete

L'Avena Sativa è una pianta che appartiene alla famiglia delle graminacee;

  •  è ricca di sali minerali: calcio,potassio, magnesio e ferro,
  • molto nutriente, soprattutto se consumata integrale,
  • ricca di vitamina B1,
  • ecc ecc
Ma comunque, come per qualsiasi altro alimento non bisogna abusarne, il giusto sta nel mezzo, grande detto.

giovedì 6 marzo 2014

I pici neri...per quanti modi di fare e rifare

Quanto mi piace fare la pasta, pochi semplici ingredienti e ti ritrovi con un impasto dal profumo unico, a me piace tanto la pasta cruda, che sia a base di uova o no, poco importa, da piccola io e mio fratello rubavamo pezzi della tela appena fatta dalla nonna e dopo  "un' appallottolata"... gnam, poi se c'era il camino acceso meglio ancora, sopra i carboni ardenti il pezzettino di pasta faceva le bollicine e diventava scrocchiarello e bruciacchiato, troppo buona.




Allora per l'appuntamento di questo mese con Quanti modi di fare e rifare  facciamo i pici, la ricetta da cui partire è quella di Stella.

Stella ha fatto un classico :I pici all'aglione , aglio, pomodoro e olio extra vergine.
Per quanto mi riguarda amo l'aglio ma purtroppo non riesco a digerirlo, nemmeno utilizzando i vari trucchetti ( togli l'anima ecc ecc...).
Avevo già fatto i pici, i pici a 4 mani, con l'ausilio fondamentale del mio assistente.
Questa volta ho voluto provare a dare una nuova veste a questa pasta, seguendo le indicazioni di Stella e qualche piccola modifica ho fatto i:










Pici neri ai gamberetti e pesto.

Per i Pici
Ingredienti per 4 persone:(porzioni abbondanti)
  • 200 g di farina 00
  • 200 g di semola di grano duro
  • 1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva
  • 1 pizzico di sale
  • 8 g di nero di seppia
  • circa180 g di acqua
Per il condimento:
  • 300 g di gamberetti
  • 200 g di pesto già pronto
  • pomodori secchi sott'olio.
Prepariamo i Pici:
possiamo fare con il metodo classico: fontana con le due farine setacciate ecc ecc, oppure, come ho fatto io, sfruttare l'impastatrice, soprattutto considerando che dovrete usare il nero di seppia( se decidete di farla a mano consiglio i guanti).
Nella ciotola mettiamo le due farine setacciate, il sale, l'olio e poi l'acqua piano piano in cui avrete sciolto il nero di seppia.
Lasciate lavorare la macchina sino ad ottenere un impasto solito ed elastico, coprite con pellicola e lasciate riposare per almeno 30 minuti.
Una volta che l'impasto ha riposato


* Queste sono le foto dei pici tradizionali ma il procedimento è sempre lo stesso,





si prende un po' di pasta alla volta e la stendiamo allo spessore di 1 cm. circa e tagliamo delle striscioline spesse 1 cm.











Ed ora iniziamo a "filare" i pici : fateli rotolare sulla tavola, aiutandovi con la farina di semola sino ad ottenere degli spaghettoni che potete lasciare lunghi oppure decidere di tagliarli e farli più piccoli.......



Man mano che li fate teneteli sul tagliere cosparsi di semola.



Ora prepariamo il condimento:
dal momento che il pesto è già pronto resta solo da cuocere i gamberetti, in una padella mettiamo un goccio d'olio, lo facciamo riscaldare bene e poi uniamo il pesce, a fuoco vivo li facciamo "caramellizzare" in superficie, basta veramente poco, in un attimo si colorano e restano croccanti, aggiustiamo di sale.

Cuociamo i pici in acqua bollente salata per circa 8 minuti, poi li uniamo ai gamberetti in padella, aggiungiamo il pesto e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta, facciamo saltare il tutto.
Impiattiamo e spolverizziamo con un po' di pomodori secchi tritati.



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