Tornare a sentire quel profumo, quel sapore, che ci riporta indietro nel tempo e che ci fa sentire a casa ovunque noi siamo.

venerdì 6 giugno 2014

Tortelli di san Giovanni per quanti modi di fare e rifare



tortelli di san Giovanni-ingredient perduto



Di nuovo l'appuntamento virtuale con le cuochine per l'iniziativa Quanti modi di fare e rifare, questo mese siamo ospiti di Lucia che ci propone i Tortelli di san Giovanni.....
A Parma si usa, per la vigilia di S.Giovanni, mangiare i tortelli di erbetta (oppure di patate o di zucca) all' aperto, possibilmente su un prato (perchè la tradizione vuole che la rugiada della vigilia di S. Giovanni sia porta fortuna).


Ma come in ogni ricetta ognuno mette il suo.
A vederli sembrano dei ravioloni normali....ma nel ripieno nascosto c'è un ingrediente perduto al quale sono particolarmente affezionata, sto parlando degli olapri, spinaci di montagna , il buon Enrico...

 Tra l'altro è stato l'ingrediente con cui ho iniziato la mia avventura con questo blog, Tartellette di frolla salata al mais con bavarese di olapri.


Chenopodium bonus-henricus -  allgood - ans�rine Bon-Henri - bon Henri - buen Enrique - �pinard sauvage - Farinello buon-enrico - Farinello tutta-buona - fat-hen - Good King Henry - guter Heinrich - mercury - perennial goosefoot - pie de ganso - wild spinach - wilder Mehl-spinat -
Ma cos'è? 
Si tratta di uno spinacio selvatico che cresce nelle zone di media e alta montagna(300-1800 m.s.l.) sulle Alpi e negli Appennini, generalmente in terreni che sono stati occupati da animali: pecore, vacche...cioè in quei terreni che sono ricchi di materiale organico.



Il suo nome scientifico, coniato da C.Linneo, è : Chenopodium bonus-Henricus , dal greco χην (leggi chen = oca) e πους-ποδός (leggi puspodòs = piede) e cioè “piante con le foglie a forma di piede d’oca”; e bonus-Henricus (buon Enrico) per onorare la memoria di Enrico IV, re di Navarra e poi di Francia (1589-1610),che era stato prottetore dei botanici e dell'agricoltura.
Un aneddoto racconta che Enrico nel 1600 decise di aprire i cancelli del suo parco reale alla popolazione affamata, permettendo di cibarsi di erbe selvatiche e per gratitudine il popolo gli dedicò questo spinacio selvatico dal sapore gustoso.



Comunque numerosi sono i suoi nomi e magari qualcuno di voi li conoscerà: crisolocano, colubrina, lapato untuoso, spinacio di monte, cùgolo, peruc, olaci, olapri....

Vista la sua stretta somiglianza con lo spinacio si presta ad essere cucinato in egual modo ma vi garantisco che il sapore è nettamente superiore.




E grazie a mio padre che come tutti gli anni va raccoglierli su queste splendide montagne (Parco nazionale dei monti Sibillini)


Dosi per 4 persone considerando 3 tortelloni a persona

Per la pasta
Per il ripieno:
  • 250 g di ricotta di pecora
  • 100 g di olapri o spinaci lessati e ben strizzati
  • 50 g di parmigiano grattugiato 
  • un po' di burro
  • sale e pepe q.b.
Per il condimento
  • 60 g di spinaci ( olapri) lessati
  • noce burro
  • latte
  • parmigiano grattugiato
Facciamo la pasta:
mescoliamo le uova con sale e il mix di farine, e un filo d'olio, impastiamo sino ad ottenere un im pasto omogeneo e sodo, copriamo con pellicola e lasciamo riposare per circa 30 minuti.

Il ripieno:
in una padella facciamo fondere il burro e uniamo le erbe lessate tritate , lasciamole insaporire, aggiustiamo di sale e pepe.
Una volta che le erbe sono raffreddate le uniamo alla ricotta , parmigiano e regoliamo di sale.


 




Dopo il riposo dovuto stendiamo la pasta d uno spessore di circa 2 mm e con un coppapasta del diametro di 8 cm ritagliamo i nostri tortelloni, su ogni disco di pasta mettiamo un cucchiaino abbondante di ripieno, inumidiamo con un po' d'acqua i bordi e copriamo con un altro disco di pasta, facendo attenzione a far uscire tutta l'aria e poi con una forchetta sigillare bene i bordi.








Mentre aspettiamo che l'acqua di cottura della pasta raggiunga l'ebollizione prepariamo il condimento:
 trituriamo le erbe lessate, le ripassiamo in padella con un po' di burro e un goccio di latte in modo da creare una cremina, regoliamo di sale.
Cuociamo i ravioloni in acqua bollente salata, per la cottura vi dovete regolare, i miei hanno impiegato circa 12 minuti, molto dipenderà dallo spessore della pasta.

Serviamo i ravioli accompagnati dalla salsa e abbondante parmigiano grattugiato.
Qui trovate un'altra ricetta con questa splendida erba spontanea.

Con questa ricetta partecipo all'utile contest Pasta che ti passa...impastiamo la crisi Sandra e Gaia.

"Questa ricetta partecipa alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema "E' Tempo di RICOTTA"".  - See more at: http://apprendistipasticcioni.blogspot.it/p/eventi.html#sthash.5hzu2Ozk.dpuf

"Questa ricetta partecipa alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema "E' Tempo di RICOTTA"".  - See more at: http://apprendistipasticcioni.blogspot.it/p/eventi.html#sthash.5hzu2Ozk.dpuf



Questa ricetta partecipa alla raccolta di Ricette pasticcione sul tema"E' tempo di RICOTTA"























"Questa ricetta partecipa alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema "E' Tempo di RICOTTA"".  - See more at: http://apprendistipasticcioni.blogspot.it/p/eventi.html#sthash.5hzu2Ozk.dpuf

"Questa ricetta partecipa alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema "E' Tempo di RICOTTA"".  - See more at: http://apprendistipasticcioni.blogspot.it/p/eventi.html#sthash.5hzu2Ozk.dpuf

"Questa ricetta partecipa alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema "E' Tempo di RICOTTA"".  - See more at: http://apprendistipasticcioni.blogspot.it/p/eventi.html#sthash.5hzu2Ozk.dpuf

"Questa ricetta partecipa alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema "E' Tempo di RICOTTA"".  - See more at: http://apprendistipasticcioni.blogspot.it/p/eventi.html#sthash.5hzu2Ozk.dpuf

35 commenti:

  1. Buongiorno cara Donatella e ben ritrovata!
    Anna e Ornella ringraziano di cuore per la tua meravigliosa versione dei Tortelli di San Giovanni che oggi ha imbandito la favolosa, allegra tavola della Cuochina.
    Ti aspettiamo il 6 di luglio per l'ultimo appuntamento, prima delle vacanze, con il pollo con i peperoni di Fr@!

    Un abbraccio
    La Cuochina

    RispondiElimina
  2. non conoscevo gli spinaci di montagna, devono essere di un buono! Io new entry, un abbraccio SILVIA

    RispondiElimina
  3. bravissima! hai unito tre contest in una volta sola e con che bravura!
    questi tortelli sono perfetti, bellissimi e chissà che buoni!
    Grazie Donatella, sempre speciale tu!
    Sandra

    RispondiElimina
  4. Woooowwww fantastici! E grazie per la lezione sugli spinaci di montagna! devono essere davvero deliziosi!
    Grazie per essere passata dalla mia cucina!|!! Bacissimi!

    RispondiElimina
  5. Non li conoscevo questa tipologia di spinaci. Devono essere ottimi.

    RispondiElimina
  6. Una versione davvero curiosa...non conoscevo assolutamente questa pianta!!!
    Complimenti!!!

    RispondiElimina
  7. Non li conoscevo questi spinaci selvatici ma penso mi piacerebbero di sicuro! Gran bel piatto cara Dona, un bacione a te

    RispondiElimina
  8. Quante cose ho scoperto dal tuo post, che bello, grazie!

    RispondiElimina
  9. Questi non li conosco! Ora mi hai proprio incuriosita...
    Sai che buoni quei ravioli...se vuoi invitarmi a pranzo basta uno squillo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mia cara da mo che so finiti.....questi spinaci sono buonissimi!!!!

      Elimina
  10. Complimenti Donatella, per la ricetta e per tutto il post, che è pieno di bellissimi spunti. Bacioni e buon we

    RispondiElimina
  11. Eccoli gli spinaci di montagna, io li conosco, di fama, come Buon Enrico ma non li ho mai provati! Li cercheró vicino a me, zona dolomiti :) chissá di trovarli perchè mi hanno sempre incuriosito!
    I tuoi tortelli son favolosi! :)

    RispondiElimina
  12. Brava Donatella!!! Hai usato un ingrediente perduto fantastico!!! Mi piace quando si vanno a recuperare delle materie prime spesso dimenticate....io ho usato la borragine...siamo sulla stessa lunghezza d'onda!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. SI anch'io ho un debole per gli ingredienti "dimenticati" e ho vsto i tuoi tortelli con la borragine bellissimi!

      Elimina
  13. Ne ho il giardino pieno di queste piante, che le sradico come infestanti, e non sapevo che sono edibili! Ci si impara sempre delle cose nuove!
    Molto buoni i tuoi tortelli! brava!

    RispondiElimina
  14. non conoscevo gli olapri... anche a questo serve questa rubrica... ora finchè non li trovo non sto a mio agio...sappilo! ;) un bacione!
    Tortelli fantastici, naturalmente..molto brava!

    RispondiElimina
  15. non li conoscevo! c'è sempre da imparare! brava! e grazie

    RispondiElimina
  16. Buoni gli oplari ci sono anche da noi in montagna ma li chiamiamo perigioi bella versione complimenti !!!!
    Un abbraccio :-))

    RispondiElimina
  17. Una meraviglia!
    Il post tutto...i tuoi tortelli...e gli olapri!
    Bravissima
    Un bacio dalle 4 apine

    RispondiElimina
  18. Sono assolutamente appetitosi!!! il sughetto di spinaci (olapri) li rende ancora più golosi!!! Complimenti, una versione fantastica!!!!
    Non conoscevo gli olapri, adesso che ce ne hai parlato mi metterò alla ricerca, anche io ogni tanto cerco ingredienti perduti :-)
    Ciao, a presto ....

    RispondiElimina
  19. Donatella sono un vero splendore! Hai la fortuna di vivere nelle vicinanze di un parco meraviglioso, del quale conosco parecchio pur non essendovi mai stata. Ricordi di università!
    Buon fine settimana e a rileggerci presto tra ricette e sorrisi :-D

    RispondiElimina
  20. Complimenti ....buoni...

    RispondiElimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...