E' da un sacco di tempo che avevo in mente di fare queste meravigliose ensaimadas, una chiocciola "spagnola", una brioche sofficiosa imbiancata da una generosa nevicata di zucchero a velo.
L'ensaimada è un dolce tipico dell'isola di Maiorca, dalla caratteristica forma a chiocciola che si presenta sia all'esterno che all'interno del prodotto, tra gli ingredienti lo strutto è quello che caratterizza il dolce, da cui prende anche il nome e cioè saim che in catalano significa strutto.
Un dolce etereo, non scherzo, veramente è leggerissimo e morbido, da tuffarcisi.
Quale migliore occasione per provare la nuova linea di farine del Molino Dallagiovanna, la Linea Uniqua , 5 colori per produrre qualsiasi tipo di preparazione.
Io ho scelto per questo lievitato di miscelare la Blu adatta a impasti che prevedono lunghe lievitazioni e la Rossa integrale per conferire al prodotto finale un sapore autentico e rustico.
Devo ammettere che il risultato mi ha davvero sorpreso, un impasto estremamente elastico ed estensibile, caratteristica fondamentale per questa ricetta, un lievitato leggero e incredibilmente soffice.
Prima di presentarvi la ricetta vorrei spendere due parole a favore dello strutto, questo grasso animale spesso maltrattato e additato come grasso abominevole; sicuramente non fa benissimo, come non fa bene l'uso smisurato di tutti i grassi in genere; noterete però che per molte ricette della tradizione, soprattutto dell'italia centro meridionale, è un ingrediente fondamentale, vogliamo parlare delle sfoiatelle napoletane, la pastiera, il casatiello, e la piadina, la crescia coi grasselli delle Marche; e poi avete mai provato ad usarlo per friggere? Insomma in passato era molto usato e secondo me, almeno una volta la ricetta va fatta come tradizione vuole, poi magari in un secondo momento possiamo sostituire lo strutto con altri grassi più salutari, ma se volete provare le ensaimadas vi prego almeno una volta fatele con lo strutto.
Ho scelto di utilizzare un preimpasto come il poolish e una lunga lievitazione in frigo per un risultato fenomenale, poco lievito, per un i mpasto ricco con uova e zucchero, una farina in grado di sostenere una lunga maturazione e voilà!
La mia ricetta è nata dalla fusione di diverse preparazioni trovate sul web con alcune mie modifiche e procedimenti acquisiti nei vari corsi che ho seguito, soprattutto grazie alle nozioni acquisite frequentando Adriano e Paoletta.
Ingredienti per 4 pezzi
Per il poolish (qui trovate tutte le mie ricette in cui è prevista la preparazione di questo preimpasto)
- 100 g di farina Uniqua Blu tipo 1 del Molino dalla Giovanna
- 100 g di acqua
- 3 g di lievito di birra fresco
- il poolish preparato più
- 250 g di farina Uniqua Blu tipo 1
- 15 g di farina Uniqua Rossa tipo 1
- 60 g di zucchero
- la punta di un cucchiaino di malto
- 2 uova intere
- 30 ml di olio extra vergine di oliva
- 100 g di strutto
- sale un pizzico
- zucchero a velo per la superficie
lamponi, more, zucchero di canna, gocce di cioccolato ecc ecc.
Prepariamo il poolish
Mescoliamo in una ciotola l'acqua, il lievito, malto e la farina, otterremo una pastella piuttosto morbida, copriamo con pellicola e facciamo maturare per 90 min.
Trascorso il tempo necessario mettiamo il poolish nella ciotola dell'impastatrice, aggiungiamo qualche cucchiaio di farina e iniziamo a lavorare con il gancio, quando l'impasto si asciuga uniamo un uovo seguito da metà zucchero e un po' di farina, poi di nuovo l'altro uovo il restante zucchero il sale e la farina rimasta, lasciamo lavorare la macchina e quando l'impasto diventa consistente uniamo a filo l'olio extra vergine.
Dovremo lavorare l'impasto per circa 10 min con il gancio o comunque fino ad ottenere un composto morbido e liscio.
Ungere una ciotola con olio e adagiarvi l'impasto ottenuto avvolto a palla, copriamo con la pellicola e lasciamo riposare per 30 min. poi trasferiamo in frigo sino al mattino successivo.
La mattina tiriamo fuori l'impasto e lasciamolo acclimatare a temperatura ambiente per circa 1 ora.
Ora dividiamolo in 4 parti del perso circa di 160 g cadauno.
Ungere leggermente con olio la tavola o un piano di marmo, stendere con il mattarello l'impasto a formare una piccola lingua di pasta, a questo punto spalmiamo, usando le mani lo strutto, ne utilizzeremo 25 g per pezzo.
Ora iniziamo a tirare la pasta da tutti i lati, vedrete che il vostro impasto sarà molto elastico e riuscirete a renderlo sottile, sottile.
Tagliate una striscia d'impasto e mettetela su di un lato, vi servirà per fermare un eventuale ripieno o semplicemente per aiutarvi ad arrotolare.
Io ne ho fatta una nature, un'altra solo con un po' di zucchero di canna, poi con le gocce di cioccolato e l'ultima zucchero di canna more e lamponi.
Arrotolate bene sino a formare un lungo salamino.
Arrotolate a chiocciola, lasciando un po' di spazio tra una spira e l'altra, posizionate su una teglia rivestita di carta forno
e coprite con pellicola, lasciate lievitare sino al raddoppio.
Preriscaldare il forno a 175 ° ventilato , infornare e cuocere per circa 15 minuti, o fino a colorazione della chiocciola.
Appena sfornate copriamole con una pioggia abbondante di zucchero a velo
Con questa ricetta partecipo al contest
indetto da Cucina Semplicemente in collaborazione con Farina UNIQUA del Molino Dallagiovanna
E riprendo anche a partecipare a questa bellissima raccolta alla quale sono particolarmente affezionata.
Non potevo non venire qui ad ammirare il passo passo di questa ricetta letta questa mattina sul gruppo fb. Appena la faccio verrò qui a dirtelo. :)
RispondiEliminaGrazie Silvia, non vedo l'ora
EliminaDona fantastico....non conoscevo questo lievitato, mi piace un sacco e sicuramente prenderai il premio..in bocca al lupo..!!
RispondiEliminaCiao Patrizia, grazie mille
EliminaUn vero spettacolo per gli occhi e indubbiamente anche x il palato :-)
RispondiEliminaComplimenti cara e in bocca al lupo x il contest :-)
Grazie Consuelo, buona giornata
EliminaHo letto con molta attenzione e mi salvo la ricetta, fantastica!! Anche io, ogni tanto, utilizzo strutto, per alcune ricette è indispensabile. O fatto una treccia di pane e si e conservata morbida per molti giorni. Grazie per questo bel passo-passo
RispondiEliminaSi Terry ci sono delle preparazioni in cui lo strutto è fondamentale, immagino che meraviglia sia stata la tua treccia.
RispondiEliminaGrazie cara
Ao passar pela net encontrei seu blog, estive a ver e ler alguma postagens
RispondiEliminaé um bom blog, daqueles que gostamos de visitar, e ficar mais um pouco.
Eu também tenho um blog, Peregrino E servo, se desejar fazer uma visita
Ficarei radiante,mas se desejar seguir, saiba que sempre retribuo seguido
também o seu blog. Deixo os meus cumprimentos e saudações.
Sou António Batalha.
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