Tornare a sentire quel profumo, quel sapore, che ci riporta indietro nel tempo e che ci fa sentire a casa ovunque noi siamo.
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martedì 9 dicembre 2014

Girolio Parma un tour di eccellenze in compagnia dei soci Aifb

Se dico Parma cosa vi viene in mente?
Questa città solo a nominarla ti stimola la salivazione....Parmigiano reggiano, Prosciutto di Parma, questi i più noti, ma nella campagna parmense si nasconde un tesoro di prodotti e  produttori del buon mangiare e così grazie al blog tour organizzato dall' AIFB e dalla Camera di commercio di Parma, la sotto scritta insieme a 9 amiche appassionate di cucina, ha avuto la possibilità di conoscere alcune eccellenze di questa terra: il salame felino, il prosciutto di Parma. il parmigiano reggiano i vini dell'azienda Cunial e poi si sono aperte le porte dell' Alma  scuola internazionale di cucina italiana

Vorrei farvi partecipi delle bellissime esperienze  che ho vissuto in questi due frenetici giorni ma a volte le parole non sempre riescono ad esprimere tutto o almeno questo capita a me che non sono proprio una scrittrice provetta e quindi vi presenterò a modo mio questo splendido viaggio.

L'atmosfera che si è creata già ancor prima di partire è stata troppo bella, come bimbettee che partono per la gita abbiamo subito iniziato a contattarci, ognuna proveniente da parti diverse d'Italia chi con il treno, chi in macchina chi come me oserei dire con la diligenza....un treno dietro l'altro con ritardi, corse affannose per le coincidenze....pazienza l'importante è essere arrivate a destinazione.
Ma iniziamo...e che inizio appena arrivate ci portano alla scuola di cucina Alma,
guardate che facce estasiate tutte a guardare la splendida Reggia di Colorno









e poi entri e ti si apre un mondo.....altro che "angolo" dedicato alla cucina....qui tutta la biblioteca è cucina, un sogno!






La serata continua nel cuore della scuola, abbiamo avuto al possibilità di provare direttamente cosa significa lavorare in una brigata, avere un compito da svolgere e da portare a termine, una bellissima esperienza un menù all'insegna dell'eleganza e della vera cucina italiana ispirandosi al maestro
Gualtiero Marchesi  che è il rettore di questa splendida realtà.


Lo chef  Broglia ci ha diviso in gruppi e coordinate dai sous-chef  io e Federica Bertuzzi abbiamo affrontato la faraona cotta nella creta.




Le splendide foto sono di Cinzia Martellini Cortella che ringrazio di cuore per avermi dato così la possibilità di conservare un bellissimo ricordo della serata.







E dopo una serata speciale, al mattino sveglia presto, e via al caseificio per assistere alla nascita del mitico e unico Parmigiano-Reggiano, accompagnate da un efficiente e scrupoloso Igino Morini che  ci ha illustrato il processo di lavorazione e incuriosito con un interessante degustazione guidata.




Vi mostro il video, mi scuso per l'inquadratura, ma secondo me questa è una vera lezione su come gustare e godere appieno di un prodotto italiano che tutto il mondo ci invidia.
E poi ascoltate bene perché le blogger non solo mangiano...





Dal Parmigiano al salumificio San Paolo,  qui si aprono le porte di un  caveau dal profumo inebriante, i tesori appesi sono il Salame felino  igp e il Prosciutto crudo.






Ma non finisce qui, arriviamo all'azienda bio  Vigna Cunial di Gianmaria e Chiara, come si suol dire chiudiamo in bellezza, coccolate ,praticamente  come  a casa, tanto che a malincuore siamo ripartite ognuna per la propria destinazione.








Una tavola meravigliosa e ricca quella di Chiara alla quale abbiamo anche chiesto le ricette di tutte le sue preparazioni e lei in un batter d'occhio ce le ha regalate,



 a proposito, la mostarda di mele è in produzione.

Termino qui il mio racconto con un ringraziamento all'associazione AIFB, ho trascorso due giorni in compagnia di persone con la passione dentro, con la voglia di crescere, e non pensate  solo al giro vita.


Qui trovate i racconti di Ornella e Federica, Mariangela








mercoledì 3 dicembre 2014

Cappellacci di nocciole con ripieno di ricotta, parmigiano e pere cotte al vino rosso

Nocciole, pere e con la frutta di stagione ci siamo; la ricotta nel mio frigo non manca mai; la farina di semola Kronos fantastica appena ricevuta...
ecco pronti i cappellacci.
L'idea di fare questa pasta  con la nocciola l'ho avuta seguendo una ricetta del ristorante Al Sorriso.






Mi piace la pasta ruvida, corposa, che oltre a soddisfare il palato riesce anche a farsi "accarezzare", perché è bellissima la sensazione che hai nel passarla fra le dita.
E devo dire che la semola Kronos del Molino Grassi che ho conosciuto grazie a Valentina Venuti  è veramente ottima, ho ottenuto un risultato eccellente, sia per capacità della pasta di farsi un tutt'uno con la salsa, sia per la tenuta in cottura.




Ingredienti per 4 persone

Per la pasta
  • 150 g di farina di semola di grano duro Kronos
  • 75 g di farina 00
  • 25 g di pasta di nocciole non zuccherata
  • 2 uova intere
  • 1 tuorlo
  • sale 
Per il ripieno
  • 2 pere
  • 1/2 litro di vino rosso
  • 200 g di ricotta vaccina
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato
  • sale e pepe
Per la fonduta al parmigiano ricetta di L. Montersino


Alcune nocciole tostate per decorare il piatto.



Preparazione

Per la pasta
uniamo alla semola la pasta di nocciole, le uova e un pizzico di sale, lavoriamo sino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo, coprire con pellicola e lasciamo riposare in frigo per  almeno 30 minuti.

Per il ripieno
togliere la buccia alle pere e cuocerle, intere,nel vino rosso sino a che non diventano morbide e lasciarle raffreddare; conservate il liquido di cottura che andremo poi a ridurre e ci servirà per la decorazione del piatto.
Setacciare la ricotta, unire le pere tagliate a cubetti, (lasciarne da parte alcuni per la decorazione) il parmigiano e aggiustare di sale e pepe.

Ora non ci resta che fare i cappellacci,
stendiamo la sfoglia ad uno spessore non sottilissimo, ma poi comunque dipende dai gusti, io ho steso con la sfogliatrice sino alla penultima tacca, con un coppa pasta del diametro di 8 cm ho ritagliato dei cerchi e su ognuno distribuito un cucchiaino di ripieno, inumidire con poca acqua i bordi del cerchio e chiudere bene i cappellacci in modo da far uscire  l'aria.
Io per comodità li ho surgelati e poi al momento di usarli li ho gettati direttamente in acqua bollente salata.

Per la salsa, da fare all'ultimo minuto,
riscaldare la panna con il parmigiano quando è arrivato a bollore tolgo dal fuoco e unisco il tuorlo mescolando bene.

Cottura dei cappellacci
in acqua bollente salata per 5-6 minuti

Prepariamo il piatto
sul fondo mettiamo la fonduta al parmigiano, vi adagiamo sopra i cappellacci ben scolati, un filo di liquido di cottura ridotto delle pere, nocciole tritate grossolanamente e qualche cubetto di pera.





Con questa ricetta partecipo al contest Blogger Love Qb  del Molino Grassi







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