Tornare a sentire quel profumo, quel sapore, che ci riporta indietro nel tempo e che ci fa sentire a casa ovunque noi siamo.

sabato 4 gennaio 2014

I biscotti "marchigiani" della befana


L' Epifania è una festa che ci fa tornare un po' bambini e che si festeggia in tutta Italia; quasi sicuramente tutti saprete le origini di questa festività ma ricordarlo non fa mai male...
biscotti della befana- ingrediente perduto


I Re Magi erano in cammino per portare i loro doni al Bambino Gesù, durante il loro viaggio bussarono ad una porta per chiedere indicazioni sulla strada da seguire per raggiungere Betlemme; aprì una vecchietta che però non fu in grado di aiutarli; i Re Magi le chiesero se voleva unirsi a loro per rendere omaggio al bimbo Salvatore del mondo ma lei rispose che aveva da fare e che non poteva seguirli.
I Re continuarono il loro viaggio, la vecchietta si rese conto di aver sbagliato a non voler andare con loro, allora iniziò a cercarli ma senza riuscirci ed ogni volta che incontrava un bimbo gli dava un dono sperando che fosse Gesù.
Per questa festa un tempo ogni famiglia, ogni regione, preparava un dolce in onore della befana, ai giorni nostri questa usanza è andata un po' nell'oblio, ma noto con piacere che in questo periodo nei forni locali è possibile trovare quelle pastarelle profumate, tutte ricoperte di confettini colorati.
Tanti nomi buffi e caratteristici per i biscotti della befana che si fanno nella mia regione:le Marche.
( notizie tratte da "Antologia della cucina popolare")
"Le pecorelle" : biscotti ripieni di frutta secca, sapa, marmellata di mele cotogne, conosciuti a Genga;
  i "befanini" : semplici biscotti dalle forme più diverse, profumati con il mistrà e ricoperti dalla "viacca" e confettini colorati, tipici sempre di Genga;
I "favoriti": semplici con vino, semi d'anice farina, zucchero e olio, a Matelica;
I "Santi Re magi"  o "Santaremmascini" a Fabriano, fatti con l'impasto del pane a cui venivano aggiunti semi d'anice e che avevano la forma di cammello, stelle comete, angioletti... e ancora
le "pastarelle" o le "paste con l'ammoniaca" una semplice frolla dove al posto del burro veniva usato lo strutto e come agente lievitante l'ammoniaca, spennellate con rosso d'uovo e zucchero in superficie.
Sicuramente ci sarà ancora qualche nonna che li prepara per i suoi nipotini, io vi propongo la ricetta dei biscotti che ancora si fanno a casa mia.
* per quanto riguarda l'ammoniaca usato come agente lievitante, in fondo al post trovate delle utili informazioni.
Le paste con l'ammoniaca
  • 4 uova intere
  • 400 g di zucchero semolato
  • 100 g di burro fuso o strutto
  • un bicchiere di latte
  • 20 g di ammoniaca
  • la scorza di 2 limone grattugiata
  • farina quanta ne prende per un impasto come la frolla, considerate che dovete stenderla.
Preparazione:
Fondere il burro e lasciarlo freddare un po'; nella planetaria mettiamo le uova, lo zucchero e la buccia del limone, poi aggiungiamo il burro fuso, mescoliamo bene.
Sciogliamo l'ammoniaca nel latte e aggiungiamola al resto dell'impasto, poi iniziamo a mettere la farina regolandoci sino ad avere un impasto come la frolla, morbido ma abbastanza compatto da poterlo stendere con il mattarello.
Ora viene il bello, sulla spianatoia infarinata possiamo scegliere se stendere e ritagliare i biscotti con le formine, oppure fare dei lunghi grissini schiacchiarli un po' con il mattarello e tagliarli a losanga o ancora giocare con la fantasia.
Questo è quello che facevo con le donne della mia famiglia: nonna e mamma, ci si inventano delle forme e alcune sono rimaste nella mia memoria come un ricordo bellissimo, e così insieme ai miei bambini abbiamo cercato di ricreare
biscotti della befana- ingrediente perduto marche

biscotti della befana- ingrediente perduto Marche

la "chioccia con i pulcini", gli occhiali del papa, la lumaca, il signore con il cappello e poi quello che ci veniva in mente, cuori, serpenti... purtroppo in cottura le forme si perdono un po' ma il divertimento nel farli resta.
Prima di infornarli vanno spennellati con un po' di tuorlo e latte in parti uguali  e spolverati con zucchero, cotti in forno preriscaldato a 160-170° per circa 20 minuti, ma molto dipenderà dalla grandezza dei vostri biscotti quindi controllate la cottura.


Sono dei biscotti molto leggeri, semplici adatti alla colazione.


*Per fare chiarezza riguardo all'uso dell'ammoniaca nei dolci vi riporto le informazioni che ho letto qui

Il bicarbonato di ammonio ("ammoniaca per dolci") non andrebbe mai sostituita col lievito chimico, come molti pensano di poter agevolmente e tranquillamente fare, perché non ha assolutamente la stessa funzione, il lievito chimico mai e poi mai potrà conferire la stessa croccantezza e al tempo stesso leggerezza e fragranza dell'ammoniaca. Quest’ultima non solo prolunga il tempo di conservazione dei dolci, ma li rende specialmente croccanti pur mantenendone morbidezza e sofficità.
Lo scopo principale del bicarbonato di ammonio è quello di "areare" il composto. E questo rende ogni biscotto particolarmente fragrante in modo unico.

Ci sarebbe molto da dire sull’argomento ma Bressanini lo ha già affrontato nel suo ricchissimo blog di scienze e mi/vi risparmio un copia/incolla delle sue testuali parole. Per approfondimenti vi rimando direttamente alla pagina sull’argomento lieviti. Ci tendo riportare almeno due righe: l'ammoniaca per dolci ha la proprietà di decomporsi completamente se la si scalda in ambiente secco. Però siccome sviluppa ammoniaca gassosa se l’impasto è troppo umido (come per le torte) allora un po’ di ammoniaca si scioglie nell’acqua presente.. e, aggiungo, proprio per questa ragione “rimane il saporaccio”. L’ammoniaca si utilizza SOLO per biscotti o altre preparazioni purché secche e non per dolci come le torte, di per sé umide.


13 commenti:

  1. mia mamma, fornaia x 25 anni di pastarelle ne ha fatto quintalate...

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  2. Belli Sti biscottini. devo farli anche io Ciao un abbraccio

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  3. Si vede che non abito più nelle Marche perché questi biscottini non li ho mai visti! E poi a casa nostra non si è mai festeggiata più di tanto perché la mamma non ci comprava i dolciumi...in compenso c'era (e c'è ancora) la befana della Merloni.

    Bacioni e buon weekend
    Silvia

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    Risposte
    1. Ciao Silvia, noi ci siamo divertiti a farli e poi per la colazione sono ottimi, un bacio!!!

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  4. si marchigiana purosangue da generazioni di MONDAVIO (PU)

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  5. se vuoi vieni a visitarmi
    http://mondavio.blogspot.it/

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  6. ciao sono tua nuova follower =) ricambi qui http://cucinaefigliunicapassione.blogspot.it/
    grazie e a presto =)

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  7. Ciao, mia nonna è marchigiana (di Sassoferrato AN) e ogni estate mangio le "paste". A me piacciono molto e volevo sapere se erano le stesse della ricetta. Le paste che mangio io sono lunghe 10 cm spesse 1-2 cm e fatte con strutto e ammoniaca (quindi forse ci siamo :)) si inzuppano nel latte e sopra di solito non hanno lo zucchero.
    Sto cercando da molto tempo la ricetta e soesp di averla trovata.
    Grazie mille

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  8. Ciao si penso proprio che siano quelle.
    Felice di averti fatto ritrovare un ricordo

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