Anche nel 2014 non potevo mancare all'appuntamento World Bread Day
è ora di accendere il forno, ma in questo caso io ho "acceso" la padella, si perché per questo appuntamento organizzato da Zorra ho deciso di presentare un mio esperimento, un pane indiano a lievitazione naturale a cui ho aggiunto in piccola percentuale di farina di canapa.
Farina proveniente da semi di Canapa Sativa che per secoli è stata coltivata nella campagna marchigiana, un prodotto dalle tante risorse specie nel campo tessile, ma che nell'immediato dopoguerra ha subito un 'irrefrenabile discesa sostituita da cotone e da una serie di prodotti molto più redditizi.
Ora si torna a coltivare nelle nostre campagne e in particolare in un'azienda la Trionfi Honorati che si trova a pochi chilometri da me; il loro progetto è molto interessante, si parla della riscoperta di una coltivazione e dei suoi mille prodotti: olio, farina, cosmetici, ma anche birra e tanto altro.
Io ho iniziato con la farina.
Ingredienti per 16 pani
- 100 g di lievito madre rinfrescato e maturo
- 240 g di latte intero
- 125 g di yogurt bianco
- 450 g di farina 0 per pane
- 50 g di farina di semi di canapa
- 16 g di sale
l'impasto si può fare tranquillamente a mano usando una ciotola ma questa volta ho usato la planetaria.
Mettiamo il lievito madre nel latte e lasciamo andare con la foglia sino a scioglierlo completamente, a questo punto uniamo lo yogurt , la farina e infine il sale.
Spostiamo l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata avvolgiamo a palla e copriamo con una ciotola; lasciamo riposare per circa 2 ore.
Riprendete l'impasto e dividetelo in 16 pezzi che arrotonderemo a formare con ciascuno una pallina.
Copriamo con un canovaccio e lasciamo riposare per 10 minuti,
poi con l'aiuto di un mattarello stendiamo ogni pallina il più sottile possibile.
Cuocere un pane alla volta in una padella antiaderente ben calda, vi basteranno pochi minuti per parte.
Mi intriga un sacco!!!!! Voglio provarlo!
RispondiEliminaProvaloooooo grazie Erica
EliminaStupendo e x una causa eccezionale!
RispondiEliminaGrazie Consuelo
EliminaAnch'io ho partecipato però il mio è stato un pane semplice semplice, questo invece è fantastico a partire dalle farine.
RispondiEliminaA presto,
Silvia.
Silvia il pane non è mai semplice....grazie cara
EliminaDonatella infaticabile e bravissima.
RispondiEliminaQuando ti leggo, mi commuovo perché le Marche sono parte del mio DNA.
Bene che si riprendano anche cultivar antichi perchè la terra, tanto colpita da noi umani, ha bisogno di questo: ritrovare equilibri veri e sostenibili senza ismi, unica eccezione il realismo.
Tornando a te e alla tua opera d'arte: messa nella wish list e da provare con i miei senza
Fabi i tuoi commenti sono sempre molto graditi, mi fai emozionare, grazieeee
EliminaCiao Donatella, sono appena arrivata da te mi sembra di sentire il profumo di questi pani, quanti ne ho mangiati in India... Mi sono unita ai tuoi lettori e adesso continuo a sbirciare un po'!
RispondiEliminaA presto,
V
Beata teeeee, grazie mille
EliminaE' stato un piacere.
RispondiEliminaGrazie Michela
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